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La "moderna regolazione" e le public utilities: quale evidenza empirica nell'Unione europea?
Rondi Laura
2011
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Acqua. Dalla gestione pubblica al mercato regolato
Sergio Marotta
Prima i fondamentali. L'economia della vita quotidiana tra profitto e benessere, 2022
Per le scienze sociali, i due anni trascorsi da quando è iniziata l’emergenza pandemica sono stati un periodo di elaborazione intensa e inquieta. L’inventario dei danni è venuto crescendo giorno dopo giorno, con una violenza ignota alla memoria delle generazioni viventi; ma al tempo stesso non si è mai dubitato che l’emergenza sanitaria non abbia fatto che portare alla luce, aggravandoli, malesseri di lungo corso, profondi ma latenti in una società che ha naturalizzato le disuguaglianze. L’emergenza – abbiamo scritto nell’imperversare della pandemia – produce un effetto-verità rispetto a questioni sostanzialmente rimosse dal dibattito pubblico. Innanzitutto, porta al centro dell’attenzione l’economia fondamentale, una porzione di vita economica tanto trascurata quanto indispensabile: essenziale certamente per il benessere, ma in larga parte per la sopravvivenza stessa degli individui e della società.
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Le “non profit utilities” tra Stato e mercato: l’esperienza della cooperativa di comunità di Melpignano
francesca picciaia, Luca Bartocci
Il ripensamento del ruolo e delle modalità organizzative dell’azione pubblica interessa particolar- mente l’offerta dei servizi pubblici, soprattutto in tempi di crisi del tradizionale modello di welfare e della finanza pubblica. Il paradigma della Public Governance consente di recuperare talune valenze della partecipazione civica e di valorizzare la co-production, come prassi inclusiva nelle attività di service delivery della Pubblica Amministrazione. Nelle esperienze di produzione partecipata di servizi pubblici va riconosciuto un particolare ruolo alle organizzazioni non profit, per la loro capacità di organizzare in maniera più efficace il coinvolgimento dei cittadini-utenti. La ricerca prova ad esplorare la possibilità nel nostro Paese di svolgere gestioni di servizi a rilevanza econo- mica proprio attraverso realtà non lucrative nate “dal basso”. Allo scopo, dopo un inquadramento del mondo della cooperazione elettrica inteso come primordiale esperienza di Non Profit Utilities, viene presentato il recente caso della cooperativa di comunità di Melpignano.
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Pubblico e privato nei servizi idrici snodi critici e prospettive
Federico Caporale
Munus. Rivista giuridica dei servizi pubblici, 2019
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Privatizzazione dei servizi pubblici e riscossione coattiva (nota a Cass. 17628-11)
Leda Rita Corrado
Dialoghi Tributari, 2011
Le cd. «tariffe» si trovano nella zona di confine tra tributi e prezzi, perché riguardano un servizio pubblico, sono organizzate da pubbliche autorità, ma prevedono un pagamento in base all’utilizzazione del servizio. Si tratta di una zona di confine, qui affrontata limitatamente ai riflessi esattivi e processuali, in quanto per i prezzi occorre un titolo esecutivo di provenienza giurisdizionale, mentre i tributi possono essere riscossi in modo unilaterale, in autotutela, formando direttamente il titolo esecutivo in via amministrativa, per ovviare alle lungaggini e alle spese legali. Esaminiamo i tentativi legislativi di consentire ai Comuni, e alle loro società partecipate, di esigere le tariffe secondo modalità autoritative analoghe a quelle utilizzabili per i tributi.
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Privatizzazione strutturale e funzione pubblica
Manolita FRANCESCA
in R. DI RAIMO e V. RICCIUTO (a cura di), Impresa pubblica e intervento dello Stato nell’economia. Il contributo della giurisprudenza costituzionale, 2006
SOMMARIO: 1. Privatizzazione soggettiva e oggettiva. Privatizzazione strutturale e mutamento di tipo soggettivo.-2. Intervento sull'assetto proprietario e cd. mutamento for-male o sostanziale. Ininfluenza della partecipazione privata sulle regole organizzative del soggetto societario. Disciplina organizzativa e funzione pubblica. In particolare, le pronun-ce della Corte costituzionale che individuano il limite all'operatività del controllo della Corte dei conti nella completa dismissione della partecipazione pubblica-3. Funzione pubblica e servizi pubblici non essenziali: il caso Istituto Luce.-4. Il procedimento di trasformazione dell'ente pubblico in s.p.a. Assenza del contratto sociale e patrimonio destinato alla cura di interessi superiori. Partecipazione pubblica e ibridazione della causa partecipativa privata. Irriducibilità del modello funzionale s.p.a pubblica a quello privato. La totale dismissione della partecipazione pubblica come condizione per la piena operatività del mo-dello funzionale privato e delle sue regole organizzative.
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Come funziona la liberalizzazione dei servizi pubblici: un’analisi di alcune esperienze internazionali
Luigi Prosperetti
1998
La liberalizzazione/privatizzazione dei principali servizi pubblici è spesso vista nel dibattito italiano come un processo che non richiede necessariamente interventi sulla struttura del settore, ma che per contro necessita di un complesso apparato di regolazione, come hanno ben mostrato di recente il documento della Commissione Carpi sul riassetto del sistema elettrico e la legge istitutiva dell'Autorità di garanzia delle comunicazioni. Come invece rende evidente l'esperienza internazionale più recente, il prius logico a qualsiasi intervento di regolazione è la ristrutturazione del settore, nel quale vanno in primo luogo distinti e isolati quei segmenti che - per motivi tecnologici o per lo sviluppo della domanda - non presentano più le caratteristiche della market failure: questi segmenti devono essere liberalizzati in tempi brevi, consentendo l'entrata di nuovi operatori ed impedendo - mediante un'efficace applicazione della normativa antitrust - che l'az...
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La distribuzione del gas a mezzo reti urbane in Italia: analisi del settore alla vigilia della liberalizzazione
Giovanni Baracchi
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Privatizzazione dei servizi pubblici e riscossione coattiva
Raffaello Lupi
Le cd. «tariffe» si trovano nella zona di confine tra tributi e prezzi, perché riguardano un servizio pubblico, sono organizzate da pubbliche autorità, ma prevedono un pagamento in base all’utilizzazione del servizio. Si tratta di una zona di confine, qui affrontata limitatamente ai riflessi esattivi e processuali, in quanto per i prezzi occorre un titolo esecutivo di provenienza giurisdizionale, mentre i tributi possono essere riscossi in modo unilaterale, in autotutela, formando direttamente il titolo esecutivo in via amministrativa, per ovviare alle lungaggini e alle spese legali. Esaminiamo i tentativi legislativi di consentire ai Comuni, e alle loro società partecipate, di esigere le tariffe secondo modalità autoritative analoghe a quelle utilizzabili per i tributi.
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La pubblica amministrazione italiana: il punto di vista di un economista pubblico
Giuseppe Pisauro
Rivista Italiana di Public Management, 2017
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